Per celebrare il cinquantesimo
anniversario dell'eccezionale impresa, che attirò l'attenzione
del mondo intero, un gruppo di sette alpinisti valtellinesi si appresta
a ripetere la scalata del grande Achille Compagnoni.
Adriano
Greco, Marco
Confortola, Michele
Compagnoni, Enrico
Lazzeri, Ugo
Giacomelli, Paolo
Confortola, Michele
Comi
sono stati scelti a far parte della squadra "K2 2004 - 50 anni
dopo" composta da una rappresentanza dei più forti alpinisti
italiani provenienti da nord, da sud, da est e da ovest dell'Italia.
Un team che, sommando l'attività di tutti i candidati, conta ben
56 salite vittoriose su montagne di 8000 metri.
Una squadra che ha come capo-spedizione onorario il ministro Gianni Alemanno
e come capo spedizione Agostino Da Polenza, veterano del K2, che ha salito
dal versante Nord e dove ha guidato con successo altre due spedizioni.
La spedizione "K2 2004 - 50 anni dopo" riproporrà in
chiave moderna i valori e le sfide della grande avventura del `54:
- realizzando un risultato alpinistico e sportivo di alto livello nell'ambito
di una spedizione tradizionale,
- portando a compimento un ambizioso programma di ricerca scientifica
nei settori delle scienze della terra e della medicina,
- conducendo una spedizione "eco-compatibile" attraverso una
logica e l'utilizzo di materiali e tecnologie rispettosi dell'ambiente,
- contribuendo allo sviluppo d'iniziative di solidarietà e di cooperazione
in favore delle popolazioni locali.
Il programma prevede la scalata del K2 per lo Sperone Abruzzi sul versante
sud, quello pakistano e contemporaneamente per lo Spigolo Nord, sul versante
cinese, preceduta nella stessa stagione, dalla salita dell' Everest dal
versante tibetano, lungo la Cresta Nord-est.
Tre Alpinisti Valtellinesi parteciperanno ad entrambe le spedizioni, gli
altri quattro a quella del K2.
Tutti hanno un preciso obiettivo: portare in cima alle due montagne più
alte della Terra i vessilli degli Enti pubblici, delle Associazioni e
Società Private Valtellinesi che crederanno nella loro eccezionale
impresa.
I nostri alpinisti chiedono un contributo di solidarietà, incoraggiamento
e sostegno al loro progetto, di sicuro interesse nazionale ed internazionale,
certi di non tradire le aspettative di quanti crederanno nel loro coraggio
e nelle loro fatiche.
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